Storia e Monumenti di Torre Pellice
LA STORIA
Torre Pellice (516 m. s.l.m.), definita da Edmondo De Amicis la “Ginevra italiana”, è situata alla confluenza del Pellice con l’Angrogna. Deve il proprio nome alla torre, edificata sulla collina oggi detta “del Forte”, intorno all’anno Mille. L’esistenza di
un centro abitato, governato dai Signori di Luserna, è documentata dal 1186.
Il movimento valdese, sorto in Francia nel XII secolo, trova ben presto in Val Pellice uno dei luoghi di rifugio dalle persecuzioni che, tuttavia, proseguiranno; particolarmente cruente saranno quelle del 1655 (Pasque Piemontesi) e del 1686 (revoca dell’Editto di Nantes). Con l’adesione alla Riforma, nel 1532, il territorio diviene luogo di scambi religiosi e culturali a livello europeo.
Nel 1655 viene edificato sulla collina il Forte di Santa Maria di Luserna, poi distrutto alla fine del secolo.
Verso la fine del Settecento, con la Rivoluzione Francese, Torre Pellice diventa un importante centro di cultura.
Nel 1798 viene issato l’albero della Libertà nella piazza centrale.
Nel 1848 re Carlo Alberto finalmente riconosce i diritti civili e politici ai valdesi.
Lo sviluppo urbano del paese si ha alla fine del Settecento e nell’Ottocento grazie alla costruzione di opifici lungo i canali derivati dal Pellice, l’apertura della ferrovia da Pinerolo (1882), la costruzione dell’Aula Sinodale e degli altri edifici che trasformano Torre Pellice nel centro del protestantesimo italiano.
Una pagina gloriosa della storia valligiana, coerente con lo spirito di libertà e di democrazia che ha sempre contraddistinto la comunità locale, è scritta dalla lotta contro il nazifascismo con la nascita dei primi nuclei partigiani nel settembre del 1943.
Oggi la cittadina è una realtà dinamica e di forte interesse turistico che eccelle per le attrattive naturali, storiche, culturali, artistiche, culinarie e sportive.
MONUMENTI
Il complesso della Chiesa di San Martino e dell’annesso Priorato Mauriziano, si affaccia sulla omonima piazza. La sua costruzione fu suggerita a re Carlo Alberto dal vescovo di Pinerolo, Andrea Charvaz, in sostituzione della vecchia chiesa.
Fu terminata nel 1844 e inaugurata in occasione della festa di San Maurizio, alla presenza dello stesso Re.
L’edificazione è opera dell’architetto Ernesto Melano, capo dell’Ufficio d’Arte della Corte Sabauda.
La chiesa presenta un aspetto molto vicino al progetto originario, la facciata è
in stile neoclassico, il suo interno è a navata unica con una cupola molto alta. L’affresco centrale, rappresentante San Maurizio, fu eseguito dal pittore Fea, insieme alla decorazione dei 442 rosoni del soffitto. Di pregio sono le pale dei tre altari, opere di Ayres, Serangeli e Biscarra, illustri pittori della corte di Carlo Alberto.
Scuola Mauriziana a Torre Pellice
Nella chiesa si trova un organo Collino del 1844 che conserva le caratteristiche sonore originali.
L’annesso priorato è situato a destra della chiesa, le sale si affacciano su un chiostro interno, coperto, arricchito da un’ elegante balconata. A sinistra della chiesa si trova la Scuola Mauriziana con la casa delle suore di San Giuseppe; completata nel corso del XIX secolo, comprende l’antica casa parrocchiale e un edificio, utilizzato in origine come scuola elementare femminile.
Di particolare interesse storico artistico una meridiana, sulla facciata del Priorato, che unisce principi astronomici e matematici ad una iconografia ricca di simbolismi, ed una seconda meridiana, sull’angolo adiacente, con il motto “Nulla fluat cuius non neminisse velis” (Niente passi di cui tu non voglia conservare memoria).
TORRE PELLICE
Dopo l’adesione alla Riforma i valdesi costruirono, nel quartiere dei Coppieri, uno dei più antichi templi protestanti italiani, distrutto nel corso delle persecuzioni del 1655 e del 1686 e più volte ricostruito.
Al suo interno si trovano alcune lapidi a ricordo di importanti personalità protestanti straniere.
Il “quartiere valdese”, costruito intorno a via Beckwith, comprende una serie di edifici storici: accanto al Tempio Nuovo, costruito nel 1852, si trova la Casa Valdese.
Ogni anno vi si riunisce in assemblea il Sinodo, massimo organo di governo della Chiesa. Di particolare interesse è l’affresco realizzato dal pittore Paolo Paschetto, autore dello stemma della Repubblica Italiana.
Il Centro Culturale Valdese ospita il Museo Valdese, fondato nel 1889.
La sezione storica ripercorre l’intera storia dei valdesi, dal Medioevo ad oggi, quella etnografica illustra la vita in montagna tra Otto e Novecento.
Foresteria Valdese a Torre Pellice
Inserito nel sistema museale eco-storico delle valli valdesi, dotato di un servizio di visite guidate (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo) e di un laboratorio didattico, conta migliaia di visitatori all’anno, italiani e stranieri.
Il percorso espositivo comprende anche la collezione delle opere del pittore Paolo Paschetto, una collezione archeologica (con reperti egizi, etruschi, magno-greci) e una d’arte contemporanea.
Nello stesso edificio si trovano anche la biblioteca ( con oltre cento mila volumi), l’archivio fotografico ( trentacinquemila fototipi), l’archivio storico della Tavola Valdese e la Società di Studi Valdesi, punti di riferimento per lo studio della storia valdese e del protestantesimo italiano.
La Fondazione Centro Culturale Valdese e la Società di Studi Valdesi svolgono anche attività culturali ed editoriali.
Sono presenti a Torre Pellice varie altre realtà confessionali e culturali che confermano la vocazione internazionale della nostra cittadina.
La Biblioteca Civica “Carlo Levi” possiede circa dodicimila volumi, è dotata di una sezione multimediale con postazioni internet e di un ampio spazio bambini- ragazzi.
Svolge varie iniziative di animazione culturale e collabora con gli istituti scolastici della zona.
La significativa presenza di questi ultimi sottolinea come l’istruzione svolga un ruolo rilevante nel panorama culturale del territorio: già nell’Ottocento si contava una ricca rete di scuolette quartierali ed un istituto di studi superiori, oggi “Collegio Valdese”.
Durante tutto l’arco dell’anno vengono organizzate rassegne culturali, attività espositive, spettacoli teatrali e musicali a cura della Pro Loco, del Comune e delle numerose associazioni presenti sul territorio.